COME RICONOSCERE LE FAKENEWS
- Written by Claudia Cravero
- Published in Articoli, Settembre 2018
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Ai vecchi tempi, quando si leggevano le notizie principalmente da giornali, riviste, radio e televisione, era generalmente facile capire quando si veniva presi in giro. Per esempio, alcuni giornali erano famosi per le loro notizie fasulle, e presentavano storie con titoli scandalosi, come “Una donna ha partorito alieni”. Una volta si rideva, perché si comprendeva. Oggi, quando le notizie fasulle sono ovunque su Internet, si comprende sempre di meno e quindi non si ride più così spesso e si crede a tutto. Specie se sotto la notizia si solletica un bisogno o una paura.
Alcuni siti scrivono intenzionalmente storie false o umoristiche per fare satira. Un famoso esempio è quello del sito Lercio che oggi ha addirittura uno spazio sulla rete DMAX e che pubblica notizie divertenti che vengono lette come tali, senza problemi. Ma molti altri siti di notizie false cercano intenzionalmente di passare come reali, non divulgando mai la loro natura satirica o nascondendone la divulgazione all’interno del loro sito web; altri ancora pubblicizzano racconti falsi per indirizzare il traffico verso il loro sito e aumentare le entrate pubblicitarie, cosa facile da fare quando i social media consentono la rapida diffusione della disinformazione. Cosa dire poi delle notizie che girano su Facebook o che diventano virali su Whatsapp? Ricordi il messaggio che in tanti hanno pubblicato su Facebook per tutelare la loro privacy. «A causa del fatto che Facebook ha scelto di includere un software che permette il furto di informazioni personali – si legge nel messaggio – dichiaro quanto segue: oggi, in risposta alle nuove linee guida di Facebook e articoli l. 111, 112 e 113 del Codice della proprietà intellettuale, dichiaro che, i miei diritti sono associati a tutte le mie informazioni personali, dipinti, disegni, fotografie, testi, ecc… postati sul mio profilo. Per l’uso commerciale di quanto sopra, è necessario il mio consenso per iscritto in qualsiasi momento». Pubblicare il messaggio non serve a nulla, ma il messaggio è stato postato da migliaia di persone.
Quindi, cosa puoi fare per non cadere nella rete delle fakenews?
INFORMARSI
La maggior parte dei lettori non è in grado di distinguere tra una pubblicazione di stampa mediocre, che generalmente si attiene ai fatti senza eccedere, e una rivista di gossip o, peggio, di bufale. Ecco perché è facile che molti siano raggirati. Tempo fa il programma “Le iene” fece un’indagine sui siti più famosi di bufale italiane e li rese noti. Eccoli:
- Coscienzaitaliana.comGazzettadellasera.comNews24europa.comIlfattoquotidaino.com
News24tg.com
Inviaggio.club
Newsandroid.eu
Catenaumana.net
Notizie5stelle.com
Viversani.club
Ilquotidaino.com
Liberogiornale.com
Kontrokultura.it
Teknokultura.it
Come si può vedere, spesso il dominio di questi siti è simile al nome di importanti e famosi quotidiani nazionali. Questo naturalmente per cercare di ingannare l’utente che, credendo di trovarsi di fronte ad una notizia diffusa da una testata autorevole, la crede vera e la condivide. Invece si tratta di bufale, create per cercare di fare leva sui sentimenti politici e le paure della gente. Un vero e proprio sistema che porta i siti di fake news a far registrare migliaia di visite, che poi si traducono in buoni guadagni economici (tratto da http://www.ultimora.news/siti-notizie-bufale-lista-smascherati-Le-Iene). Al di là di questi indirizzi, è sempre bene fare una piccola ricerca online per sapere se il sito da cui si traggono informazioni è attendibile oppure no.
OCCHIO AI TITOLI E A FOTOGRAFIE
Alcune fakenews hanno titoli plausibili, come “Il presidente degli USA è stato ricoverato oggi per un attacco di cuore”, altri invece sono evidentemente fasulli come “Da ieri su Torino piovono lucertole”. Inoltre molti articoli falsi vertono di solito su sesso o celebrità: vedi foto di persone poco vestite? Leggi storie per esempio su donne o uomini che hanno sconfitto l’obesità o malattie con prodotti o terapie nuove con annesse foto del prima e del dopo la cura? Qualcuno scrive che mangiando ogni giorno una certa verdura si abbasserà il colesterolo? Si tratta spesso di notizie false che nascondono o palesano spudoratamente pubblicità di prodotti in vendita online.
FAI LA PROVA DEL NOVE
Uno dei modi più semplici per capire se una notizia è vera o no è effettuare un confronto con le storie pubblicate su altri siti affidabili. Rimaniamo sull’esempio del presidente che ha avuto un infarto: se incappi in una notizia come questa ti basterà fare semplicemente una ricerca online per “attacco di cuore del presidente USA” e guardare cosa succede. Solo se siti come La Stampa, Il Corriere della Sera oppure The New York Times, CBS o CNN stanno pubblicando la stessa storia, è probabile che sia vera.
FATE L’AMORE E NON LA GUERRA
Un discreto numero di notizie false fa confondere i lettori perché prevede un futuro disastro. Effettivamente, alcune di queste notizie sono piuttosto incredibili e sembrano ovviamente finte – la data della fine del mondo, per esempio, o l’inizio della Terza Guerra Mondiale. Ma alcune sembrano piuttosto credibili per cui è meglio non lasciarsi trasportare, soprattutto se a scriverli è un burlone oppure qualcuno che vede congiure dietro ogni angolo. Tuttavia alcune notizie catastrofiche potrebbero essere vere, come furono vere quelle sullo scoppio dell’epidemia di Ebola. Anche in questo caso è opportuno fare confronti con riviste e siti attendibili.
GUARIRE E SOPRAVVIVERE
Gli esseri umani non sono solo affascinati da potenziali disastri, ma sono sempre attratti da notizie che parlano di malattie, pessime condizioni climatiche causate dall’uomo (come il riscaldamento globale o l’inquinamento) oppure problemi del pianeta (la deforestazione). Ecco perché un altro tipo di notizia falsa è così prevalente: la cura di una grave malattia o la soluzione a un importante problema per la razza umana, come la mancanza di acqua potabile pulita.
MEGLIO NON RIDERE TROPPO
L’obiettivo del pubblicare notizie false è di attirare i lettori su un sito o indurre panico o far fare acquisti. Un modo per farlo è quello di scrivere storie davvero avvincenti. Non stiamo parlando di storie serie, come rapporti sulle ultime incursioni dell’ISIS o sullo stato attuale dei rifugiati di guerra in tutto il mondo, ma di storie divertenti. Più la storia è bizzarra, più la gente sembra voler leggere e condividere.
ATTENZIONE AI SONDAGGI E ALLE STATISTICHE
Cosa c’è di meglio per risultare credibili dell’inserire in un articolo un po’ di numeri? Spesso i siti inventano grafici, tabelle e statistiche per dimostrare la validità delle loro affermazioni e magari dei loro prodotti. Oppure si inventano dei gruppi di persone che avrebbero risposto a dei quesiti o si sarebbero sottoposte a delle terapie e di conseguenza ecco comparire il sondaggio con effetti dirompenti sui più creduloni.
OCCHIO ALL’URL
Uno dei modi più semplici per individuare le storie sospette è vedere se si trovano in un sito di notizie con uno strano nome di dominio. Sospettare per esempio dei nomi che non terminano in .it o .com oppure .org. Altri siti non affidabili cercheranno di imitare un sito web affidabile e ben noto incorporandolo nel proprio URL. Un altro trucco? Alcuni siti usano quasi lo stesso URL di un sito popolare, omettendo una o due lettere o scrivendo male il nome. I nomi di dominio molto lunghi e complessi sono un altro segno che il sito potrebbe essere pericoloso o pieno di bufale. Esistono comunque software che analizzano l’url e sono in grado di identificare quelli sospetti.
La maggior parte delle notizie sono state attinte dal sito https://history.howstuffworks.com